Su Facebook esiste un gruppo pubblico con oltre 32.000 iscritti dove uomini condividono foto intime di donne senza il loro consenso, secondo quanto riportato da Fanpage. Il gruppo si chiama «Mia moglie» ed è stato denunciato alla Polizia Postale dopo essere stato esposto dalla pagina Instagram «No justice no peace italy».
Come segnala Fanpage, circa 8.000 persone si sono aggiunte al gruppo soltanto nell'ultima settimana. La maggior parte dei contenuti viene pubblicata in anonimato, rendendo difficile identificare l'origine delle foto e l'identità di chi le diffonde.
Contenuti e modalità di condivisione
Le immagini condivise includono foto scattate di nascosto, spesso in spiaggia o altri luoghi pubblici, oltre a foto ritagliate o ingrandite, secondo l'analisi di Fanpage. Alcuni contenuti sembrano essere stati generati con intelligenza artificiale.
La pagina Instagram «No justice no peace italy» ha definito il fenomeno «una palese forma di abuso, pornografia non consensuale e misoginia sistemica». L'esposizione del gruppo ha scatenato una valanga di critiche e segnalazioni da parte di utenti esterni.
Reazioni e nuovi gruppi
Nonostante le critiche, molti iscritti non mostrano pentimento per le loro azioni, come emerge dai commenti analizzati da Fanpage. Un partecipante ha scritto in anonimato: «A tutti i detrattori della pagina lasciatemi dire che siete una manica di limitati… E che se magari imparaste a essere più aperti le vostre mogli non andrebbero con l'idraulico.. quelli che segnalano poi.. sono tutti in coda per la 104 al Inps…».
Come segnala TG24 Sky, gli esperti collegano questo comportamento a un pattern più ampio dove la sessualità maschile viene eccitata dalla mancanza di consenso. Gli amministratori del gruppo starebbero già creando nuovi gruppi privati che richiedono una «autenticazione come coppia» per continuare le attività.
Contesto del fenomeno
Il caso si inserisce in un quadro più ampio di violenza digitale contro le donne, come evidenziato dalle precedenti inchieste di Fanpage sui gruppi Telegram della comunità Black Pill. In questi spazi online, uomini di tutte le età esprimono apertamente odio verso le donne e desideri di violenza.
La scoperta del gruppo «Mia moglie» rappresenta l'ennesimo esempio di come gli spazi digitali vengano utilizzati per violare la libertà e i diritti delle donne. Le autorità stanno ora indagando su quello che costituisce un chiaro caso di revenge porn e violazione della privacy.
Fonti utilizzate: "Fanpage", "TG24 Sky"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.